Riserva Naturale

L'area marina protetta di Ustica è stata la prima riserva istituita in Italia, nel 1986, con lo scopo di preservare il mare dell'isola ricco di flora e fauna marina. Sono diverse le attività e le iniziative promosse per i visitatori. Periodicamente, si svolge la "Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee" che coinvolge tecnici, esperti ed amatori da tutto il mondo, in una settimana di gare, concorsi, convegni, cinema, spettacoli e intrattenimento.
Ente Gestore: Comune di Ustica
P.za Umberto I, Ustica - 90010 (PA) tel. 091\8449456
Numero Verde 800 207926

La riserva si divide in tre zone in base alle possibilità di fruizione del mare consentite ai visitatori:

La Zona C

Di riserva parziale, comprende la parte meridionale dell'isola , da Punta Omo Morto a Punta Cavazzi. Qui vigono le regole nazionali ed è consentita qualsiasi tipo di pesca sportiva, compresa quella subacquea nei limiti previsti dalla legge.

Uscendo dalla estremità destra di Cala Santa Maria, ampia baia naturale situata esattamente sotto il paese, tuffandosi direttamente dall'attracco del molo e pinneggiando lungo la costa in direzione sud per circa 300 metri , si giunge alla Grotta Azzurra . Questo tunnel semi sommerso di origine vulcanica con fondale sabbioso profondo sino a 10 metri è la più conosciuta delle sei grotte situate all'interno della "zona C". Perfetta per lo snorkeing, vi si possono avvistare polpi, numerosi resti di un relitto, forse romano, e frammenti di anfore, testimonianze di antichi naufragi. Nuotano in queste acque anche i pesci donzella.

La Zona B

Di riserva generale, che circonda la zona A e si estende a nord dell'isola da Punta Cavazzi a Punta Omo Morto ed interessa quasi tutta la parte settentrionale di Ustica. Qui sono consentite la balneazione, la subacquea, la pesca sportiva con lenze da fermo o da traino, mentre la pesca professionale è consentita solo su autorizzazione del Comune. Ai subacquei è vietata invece qualsiasi forma di pesca o prelievo, sia dotati di autorespiratore che privi. Le acque antistanti il faro di Punta Cavazzi offrono ai sub la possibilità di effettuare un'affascinante immersione a profondità tra i 9 e i 24 metri lungo un itinerario archeologico illustrato da tabelle esplicative sommerse.

Poco più a sud si trova la Piscina Naturale . In questo specchio d'acqua si può tranquillamente osservare il fondale della piscina sfruttando l'eccezionale trasparenza e limpidezza delle acque, senza immergere nemmeno la testa.

La Zona A

Di riserva integrale, in cui è consentita la balneazione, ma è vietato accostarsi con le barche o pescare, si estende ad ovest dell'isola, da Cala Sidoti a Caletta e fino a 350 m dalla costa (apposite boe gialle ne segnalano l'ubicazione); Rispettivamente situate ai limiti ovest ed est della zona di riserva integrale, queste due deliziose e poco profonde calette sono gli unici due siti della "zona A" dove è consentita la balneazione; Sono ottimi posti dove praticare lo snorkeling. Cala Sidoti , a ridosso di Punta di Megna, è una lunga baia di ciottoli scuri. Oltre alla balneazione, in questa cala è possibile dedicarsi al seawatching lungo un "sentiero subacqueo" che parte dalla piccola piattaforma situata all'estremità ovest della cala. Procedendo verso Punta Spalmatore incontriamo la Caletta , naturalmente protetta dal mare aperto, e quindi particolarmente adatta per il bagno dei bambini più piccoli.